In primavera in Corea si preparano tradizionalmente i Hwajeon, dolcetti tondi preparati con farina di riso e fiori commestibili come quelli di azalea (진달래꽃) o fiori di pero (배꽃). Questi dolci tuttavia, non sono una prerogativa della primavera, poiché si possono preparare in tutte le stagioni. In estate si possono utilizzare i petali di rosa e in autunno i crisantemi selvatici o le creste di gallo. In inverno, quando i fiori scarseggiano, si usano le foglie di artemisia, di ginestra o le giuggiole, tagliate a forma di fiore.
Parliamo un po’ dell’etimologia della parola hwajeon (화전; 花煎): è un sostantivo composto formato dal carattere hanja hwa (화; 花), che significa “fiore”, e dal carattere jeon (전; 煎), che significa “padella”. I sinonimi kkot-bukkumi (꽃부꾸미) e kkot-jijimi (꽃지지미) sono anch’essi composti della parola nativa coreana kkot (꽃), che significa “fiore”, e bukkumi (부꾸미), che significa “torta di riso in padella”; oppure kkot (꽃) e jijimi (지지미), che significa “frittella”.
Ingredienti per 12 dolcetti
- 250 g di farina di riso glutinoso
- 1/2 di cucchiaino di sale fino
- 4/5 cucchiai di acqua bollente
- olio vegetale per friggere
- fiori commestibili preferiti
- miele o zucchero q.b.
Procedimento
- Sciogliere il sale nell’acqua bollente
- Impastare la farina aggiungendo un poco alla volta l’acqua calda. Coprite l’impasto con un canovaccio bagnato per circa 20 min.
- Nel frattempo preparate i fiori, eliminando gli stami, lavandone i petali e asciugandoli
- Dall’impasto staccate delle palline e crate dei dischetti di circa 5 cm di diametro e 1/2 cm di spessore
- Riscaldate l’olio in una padella e friggete a fuoco basso i dischetti su un lato.
- Quando il lato inferiore diventerà traslucido, girare i dischetti e adagiare i fiori sul lato cotto.
- Quando entrambi i lati saranno cotti, toglierli dalla padella e spennellarli con del miele o aggiungere un pizzico di zucchero
I hwajeon sono perfetti per accompagnare un tè o un caffè pomeridiano
Fonti: Wikipedia e Korea.net