Tra le tante offerte di intrattenimento per chi viaggia in Corea, una delle attività più divertenti (e golose!) è quella di partecipare ad una lezione di cucina coreana. Anche io, durante i miei tanti viaggi in Corea, ho seguito dei corsi di cucina, alcuni davvero indimenticabili come quello di cucina dei templi buddisti al Korean Temple Food center ad Insadong, Seul. Oggi abbiamo incontrato Kim Minseon, CEO e Chief Instructor a OME cooking lab. La sua startup è nata nel 2016 come parte del programma Tourism Business Venture della Korea Tourism Organisation. La Chef Kim offre dei corsi molto speciali: le sue classi includono anche delle visite ai mercati locali, dove potete imparare di più sugli ingredienti coreani e acquistare quello che vi serve per la lezione di cucina. La lezione e la successiva cena si svolgono nell’atmosfera unica di una casa coreana tradizionale (Hanok).
Com’è iniziata la tua carriera nel food business?
Adoro mangiare (ride). Durante i miei anni da studente universitaria ho fatto tanti lavoretti: lavorato in una caffetteria, come agente di ricerche di mercato per delle aziende alimentari coreani e così via. Nello stesso periodo ho cominciato a studiare la cucina buddista. Il mio primo impiego, dopo aver completato l’università, è stato quello di Kitchen manager per CJfoodville (società di servizi alimentari, parte del gruppo CJ). Il lavoro però è stato molto duro, con turni estenuanti. Per questo motivo ho deciso di lasciare il lavoro e ho pensato che non avrei mai più lavorato nel food business.
Dopo essermi licenziata però non avevo perso la mia passione per il cibo e la cucina. Nello stesso periodo ho viaggiato molto e imparato il più possibile sul cibo del paese in cui mi trovato: ho partecipato a lezioni di cucina nello Sichuan e in Malesia, o a dei workshop sul caffè nel Laos. Al mio ritorno in Corea sono venuta a conoscenza del programma ‘Venture company competition’ finanziato dal Ministero del Turismo della Repubblica di Corea. La mia idea di una scuola di cucina abbinata alla visita dei mercati tradizionale è risultata tra le vincitrici del programma, e da lì è partito il mio business. Tra le cose che mi motivano ogni giorno c’è sicuramente l’amore e l’interesse che ho per il cibo e la voglia di imparare sempre nuove cose in cucina. Ogni volta che faccio una delle mie lezioni di cucina coreana, mi sento felice perché ho la possibilità di incontrare persone con la mia stessa passione per il cibo.
Quali sono secondo te le caratteristiche più interessanti della cucina coreana?
La fermentazione è sicuramente la più interessante per me. Questo processo naturale è quello dona al cibo coreano i suoi sapori unici. Un elemento fondamentale per la fermentazione è il tempo. Dedicare agli ingredienti e alle preparazione dei piatti il giusto tempo è un altro elemento della cucina coreana che trovo sia fondamentale.
Hai viaggiato per il mondo per promuovere l’Hansik. Com’è stata questa esperienza e quali sono i tuoi ricordi più belli?
I ricordi indimenticabili dei miei viaggi sono sicuramente gli eventi di cucina che ho fatto all’estero. Grazie e queste lezioni ho avuto la possibilità di sperimentare e imparare a cucinare piatti coreani con ingredienti del luogo dove mi trovavo in quel momento. Mi ricordo che in Colombia ho fatto una lezione di cucina per bambini dove i piccoli chef hanno imparato a preparare gimbap e kimchi.
Pur non sapendo molto della Corea e, probabilmente, non sarebbero stati neanche capaci di individuarla su un mappamondo, si sono divertiti tantissimo. Sono convinta che questa lezione sarà un ricordo felice quando cresceranno – “abbiamo mangiato del cibo delizioso da qualche lontano paese asiatico”. Spero che questa esperienza abbia insegnato loro ad aprire le loro menti ad altre culture. Ricordo che molto bambini mi hanno detto che il kimchi era davvero troppo piccante per loro! Alla fine della lezione molti mi hanno abbracciato e chiesto quando sarei ritornata! Spero davvero di tornare presto in Colombia.
Molti dei miei eventi sono così. Sono stata diverse volte a Taipei e in Russia e rivisto i miei vecchi studenti.
Quali mercati di Seul visiti più spesso?
Il mio studio è nella zona di Dongdaemum, quindi vado spesso ai mercati Yakryeong e Gyeongdong . Ci vado anche più due volte al giorno! Tra i miei preferiti c’è anche quello di Jungbu dove trovi frutti di mare e pesci freschi ed essicati. Nella zona di Dongdaemum ci sono in tutto 9 mercati.
Quali sono gli ingredienti che preferisci utilizzare quando cucini e mangi cibo coreano?
Senza dubbio il Kimchi. Il kimchi è un piatto ma può essere anche un ingrediente ovviamente. Il kimchi è un vero soul food. Mi da conforto e mi ricorda la mia infanzia. Quando sono malata, mi preparo sempre il kimchijjigae o il kimchi ramyeon e mi sento subito meglio. Come si dice, il cibo come medicina!
Che effetto ha avuto l’emergenza Covid-19 sul tuo business?
All’inizio sono stata molto demoralizzata e triste. Non solo per le tante cancellazioni che ho ricevuto ma soprattutto ero preoccupata per la salute dei miei amici e parenti. Il mio studio è rimasto chiuso per tre mesi, non solo perché non potevamo ospitare visitatori dall’estero, ma soprattutto perché non è stato possibile fare i nostri corsi come volevamo, con entusiasmo e divertimento, mentre il mondo soffriva per questa emergenza sanitaria. I soldi possono essere recuperati ma la salute no.
Al momento, per il distanziamento sociale imposto dal governo sudcoreano, non possiamo organizzare le visite ai mercati, ma abbiamo messo su un programma di video lezioni online di cucina coreana. Non so se questo funzionerà e se il mio business si riprenderà. Però cerco di essere ottimista e credo che se il mio staff ad OME cooking Lab rimarrà in salute, potremo ritornare ancora più forti in un prossimo futuro.
Farò il possibile per far ripartire i corsi, sempre con lo stesso spirito positivo e con lo scopo di insegnare la cucina e la cultura coreana.