L’avete visto sul piccolo schermo probabilmente, e sapete più o meno di cosa si tratta. Ora però
siete seduti di fronte l’enorme piastra, circondati da piccole ciotoline smaltate ricolme di diversi
ingredienti. La cameriera vi porta il tagliere della carne da voi prescelta e scompare, e non vi resta
che sbirciare i tavoli accanto per controllare da dove iniziare. Oppure leggere questa guida al
samgyeopsal (삼겹살)!
Per chi non lo sapesse il samgyeopsal è il famigerato barbecue di maiale alla coreana, nel caso
specifico di pancetta. La parte centrale di tutto, il “rituale” è la cottura del piatto, che vede il
commensale coinvolto in prima persona nella grigliata, cosa che rende il samgyeopsal non solo
un’esperienza culinaria per il palato, ma una vera e propria esperienza culturale irrinunciabile per
chi visita la Corea!
Dunque, una volta di fronte al nostro tagliere di carne la prima cosa da fare è posizionare le fette di
pancetta sulla griglia, dalla quale mangeremo direttamente. Insieme alla carne arriveranno una serie
di contorni che verranno utilizzati sia per spiluzzicare in attesa della cottura a puntino, sia per creare
l’involtino di carne definitivo. In genere avremo con noi kimchi, riso bianco, foglie di lattuga o di
altre verdure, cipollotti verdi in insalata, cipolla bianca marinata, aglio, una zuppa stagionale e
almeno due tipi di salse, la ssamjiang (쌈장) e la gireumjang (기름장), che ci serviranno in un secondo momento.
Intanto la nostra carne sta già sfrigolando sulla piastra. Questa non va mangiata a fette, dunque una
volta raggiunto un buon grado di cottura è il momento di armarsi delle forbici in dotazione e
tagliuzzarla a piccoli pezzi per un’ultima fase di cottura. Non appena avrà raggiunto il giusto grado
è il momento di preparare l’involtino.
Giunti a questo punto avrete ormai notato che non vi sono stati serviti piatti personali, no? Perché il
nostro piatto non sarà altro che la nostra stessa mano! Aprite il palmo e stendetevi sopra una foglia
di insalata/verdura, posizionate un pezzetto di carne, e a scelta, riso, kimchi, cipolla e qualsiasi
cosa vi ispiri, aggiungete un poco di salsa e chiudete la foglia formando un piccolo involtino. Mangiate l’involtino appena preparato in un sol boccone!
Ognuno naturalmente può scegliere la salsa che preferisce, ma in verità le due presenti hanno un
ruolo ben preciso. Ssamjiang è una salsina piuttosto scura, contenente pesto di peperoncino, pesto di fagioli di soia e olio di sesamo, ed è destinata al vostro involtino di verdura. L’altra salsa, gireumjang, è
composta da olio di sesamo, sale e pepe nero ed è destinata a chi preferisce mangiare la sola carne.
Da qui in poi continuate con la cottura e creazione di involtini fino a sazietà. Ma non temete, non è
necessario creare sempre le stesse combinazioni, la cosa bella del poter essere ai fornelli è
sicuramente la possibilità di poter sperimentare, dunque non siate timidi e combinate gli ingredienti
presenti finché non creerete l’abbinamento decisivo!
Laura Annese